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Stop alle attese: con una polizza sanitaria le cure sono a portata di mano.

Se stai leggendo questo articolo significa che anche tu fai parte di quella larga fetta di Italiani interessati la tema della salute.

Probabilmente ti stai attivamente informando su come poter superare i problemi della sanità pubblica: liste d’attesa infinite, livello scadente dei servizi, mancanza di personale qualificato, impossibilità di scegliere dove e da chi farti curare e soprattutto necessità di pagare di tasca tua le spese legate a visite, accertamenti, esami, cure, fisioterapie, ecc.

I dati ufficiali, pubblicati dall’ ISTAT, dicono che anche nel 2023 la spesa privata è aumentata sensibilmente. +10,5% rispetto all’anno precedente.

Quasi quattro miliardi e mezzo di euro in più spesi dagli Italiani in 12 mesi per curarsi o per fare gli esami necessari per prevenzione e per indagare eventuali malattie prima che sia troppo tardi…

Il tutto mentre lo Stato taglia per l’ennesima volta i fondi destinati alla sanità pubblica, la cui spesa nel 2023 si è ridotta dello 0,1% rispetto al 2022.

Ormai non esiste più la sanità gratuita per tutti. Il sistema sta diventando sempre più misto: da un lato le prestazioni essenziali comunque garantite dal Sistema Sanitario Nazionale, dall’altro l’intervento privato, che si realizza tramite il pagamento da parte del singolo cittadino delle prestazioni di cui ha bisogno. Spesso affrontando spese costose: per una risonanza magnetica si può arrivare anche a 600€, una visita ginecologica può costare 200€, una gastroscopia addirittura 800€. Non tutti possono permettersi di spendere quelle cifre e molti purtroppo rinunciano a curarsi.

Come fare allora per tutelare adeguatamente la propria salute senza correre il rischio di dissanguarsi economicamente?

Basta sottoscrivere un piano sanitario con una compagnia assicurativa o con una mutua sanitaria.

Entrambe hanno un funzionamento molto simile perchè ti permettono di ottenere:

  • una diaria in caso di ricovero ospedaliero, per malattia o infortunio
  • il rimborso delle spese effettuate per accertamenti, visite specialistiche ed esami, a prescindere da eventuali ricoveri e a prescindere dall’esistenza o meno di una malattia
  • il pagamento delle spese legate a ricoveri e interventi chirurgici, anche in day hospital o ambulatoriali
  • check up annuali di prevenzione e servizio di assistenza
  • il rimborso del ticket per prestazioni effettuate tramite SSN

Sottoscrivendo il piano o la polizza non ti porrai più domande come “chissà quanto mi costa quella visita?” “ chissà quanto ci vorrà per fare quell’esame?”. Sarà tutto a carico della tua compagnia, franchigie escluse, e vedrai quasi azzerati i tempi d’attesa per le prestazioni di cui necessiti.

Di fatto si torna al concetto iniziale: integrare la sanità pubblica con quella privata, per sopperire alle mancanze della prima con i servizi della seconda.

La vera grossa differenza non è tra le polizze delle diverse compagnie ma tra polizze emesse da compagnie assicurative e piani sanitari emessi da società mutualistiche.

Le mutue infatti ti permettono di beneficiare di alcuni grossi vantaggi rispetto alle classiche soluzioni assicurative:

  • detraibilità al 19% del piano, fino ad un massimo di 1.300€
  • nessun limite di età, nessuna scadenza di polizza. Mediamente le compagnie assicurative ti permettono di assicurarti fino a 80 anni e poi si chiude la polizza, proprio nel momento in cui è più probabile averne bisogno
  • premi che rimangono costanti per tutta la vita invece di aumentare di anno in anno come quelli delle polizze sanitarie
  • possibilità di proteggersi anche per le malattie pregresse. Le compagnie assicurative tendono invece a non assicurare chi ha già avuto patologie o ad assicurarlo escludendo le patologie pregresse.

Di contro le compagnie assicurative generalmente presentano delle soluzioni con massimali più alti e una maggiore capillarità di strutture convenzionate per l’erogazione delle prestazioni.

Non esiste la soluzione migliore per tutti, sta a te scegliere in base al livello di copertura che vuoi ottenere, ai massimali e alle garanzie che vuoi acquistare, e alla tua situazione personale e famigliare: età dei soggetti da tutelare, eventuali patologie in essere, orizzonte temporale e budget di spesa annua.

Vuoi garantire un futuro economico alla tua famiglia anche quando non ci sarai più?

Ogni giorno leggiamo sul web notizie di cronaca nera: incidenti stradali mortali, decessi sul lavoro, storie di persone malate che ci lasciano dopo una lunga agonia e molto altro ancora.

Tra di loro ci sarà sicuramente qualche padre/madre di famiglia che ha lasciato dei bimbi piccoli, ci sarà qualche anziano che aiutava figli e nipoti con la propria pensione, ci sarà qualche single che cresceva da solo i propri figli, qualche imprenditore con la moglie casalinga che tirava avanti faticosamente la propria azienda, qualcuno che nei momenti liberi si dedicava al volontariato contribuendo col proprio tempo ed il proprio denaro a qualche causa da lui ritenuta meritevole di interesse o che lo appassionava.

Sono tante le sfaccettature ma tutti i deceduti hanno una caratteristica in comune: hanno tutti lasciato degli amici, dei parenti e dei famigliari, impattando sulle loro vite a livello economico.

Le loro famiglie, senza il contributo economico di chi è deceduto, avranno la possibilità di mantenere lo stesso tenore di vita di prima? Il coniuge rimasto solo a crescere i figli, potrà col proprio stipendio mantenerli e garantirgli tutto quello che aveva pianificato assieme al partner? La casalinga che all’improvviso si ritrova ad avere solo la pensione di reversibilità del marito come fonte di sostentamento, potrà continuare a vivere come prima? Le aziende a cui viene a mancare un socio, come gestiranno la liquidazione della sua quota agli eredi?

Sono tutte situazioni che potrebbero essere affrontate molto più serenamente stipulando la polizza TCM (Temporanea Caso Morte).

Purtroppo però, vuoi per superstizione, vuoi per mancanza di informazioni adeguate, vuoi perchè noi professionisti del settore non sempre la proponiamo, sono molto pochi quelli che si assicurano per il caso morte. O come sarebbe meglio dire, contro le conseguenze economiche della morte. Nessuno infatti può evitare il decesso, tutti però possono (e avrebbero il dovere morale…) di tutelare i propri eredi dalle conseguenze economiche del decesso.

Affidarsi allo Stato sperando che si prenda carico dei propri cari con la reversibilità, non è una scelta saggia…meglio affrontare e risolvere il problema in prima persona. Come dice sempre un grande assicuratore con cui collaboro…stipulare una polizza TCM è un atto d’amore verso i propri cari.

Come funziona la polizza TCM?

Di tutte le polizze assicurative esistenti è forse la più facile da spiegare e da capire.

Il contraente paga il premio di polizza e, se si verifica il decesso dell’assicurato durante il periodo di validità della polizza, la compagnia assicurativa liquida ai beneficiari il capitale indicato in polizza. Se non si verifica il decesso i premi annuali rimangono acquisiti dalla compagnia.

Ho usato volontariamente i tre termini che trovi anche sul contratto di polizza: contraente, assicurato e beneficiari. Possono essere anche tre figure distinte.

Il contraente è colui che stipula e gestisce la polizza, in primis ne paga il premio e beneficia della detrazione fiscale. La polizza TCM è infatti detraibile al 19%, fino al limite di 530€ annui.

L’assicurato è il soggetto la cui vita è assicurata. L’unico soggetto che non può mai essere modificato all’interno della polizza.

È anche il soggetto per il quale viene richiesta la compilazione del questionario sanitario, per valutarne l’assicurabilità o meno. Tutte le compagnie infatti concedono la sottoscrizione della TCM solo alle persone sane o con lievi problemi di salute. Chi ha delle patologie importanti o ne ha avute in passato, non è più assicurabile. Così come non sono assicurabili i soggetti che hanno più di una certa età al momento della stipula, solitamente 65 o 70 anni.

Ecco due valide ragioni per assicurarsi da giovani: si rispettano i limiti assuntivi e, cosa fondamentale, le condizioni di salute sono buone e permettono di sottoscrivere la polizza.

I beneficiari sono i soggetti che incassano i soldi. Possono essere anche più di uno e non devono essere necessariamente parenti dell’assicurato. Potrebbero essere l’amante, un amico, un soggetto che per qualche motivo dipende economicamente dall’assicurato, un’ente o un’associazione. Attenzione quindi ad indicarli correttamente in polizza. Inserire la dicitura generica “eredi legittimi” implica che la liquidazione della TCM segue le regole generali della successione e potrebbe non essere questo il desiderio del defunto. Meglio indicare nome e cognome dei beneficiari e percentuale del capitale assicurato da liquidare ad ogni singolo soggetto.

Chi dovrebbe stipulare la polizza TCM?

Posto che la risposta più immediata è “chiunque dovrebbe assicurarsi per il caso morte”, ci sono alcune persone che dovrebbero sentirsi quasi in obbligo di assicurarsi.

Penso soprattutto alle persone che hanno famiglia e figli e sono gli unici portatori di reddito in casa. Il classico esempio del professionista che lavora tutto il giorno e della moglie casalinga. Senza il reddito del marito e con la sola reversibilità, il partner si troverebbe a dover tirare avanti con circa la metà dei soldi che era abituata a gestire. Vale anche il discorso inverso. Se venisse a mancare la casalinga, anche il lavoratore si troverebbe in difficoltà. Delle due l’una: o si fa aiutare da una colf, che va pagata, con la gestione di casa e bambini, oppure riduce le ore di lavoro per occuparsene in prima persona, sacrificando così parte del fatturato.

Anche il lavoro in casa ha un suo valore economico ma spesso questa cosa non viene debitamente considerata. Si pensa che debba essere tutelato solo chi fattura o ha un reddito.

Molto simile a questa è la situazione di chi, pur non essendo l’unico portatore di reddito, ne è comunque il principale contribuente, magari perchè il partner lavora part time o perchè ha uno stipendio al di sopra della media. Senza il suo apporto, le entrate di quella famiglia calerebbero vistosamente.

Non solo le famiglie, anche le aziende vanno tutelate con una polizza per il caso morte. Soprattutto i soci devono tutelarsi tra di loro per dotarsi del capitale per liquidare gli eredi del socio defunto, se questi non volessero subentrare al defunto nella gestione della società. Molte volte le aziende vanno in difficoltà finanziaria proprio per gestire eventi come questo, il più delle volte improvvisi ed imprevisti, che non lasciano il tempo di organizzarsi. Meglio assicurarsi e sapere di avere a disposizione il capitale fornito dall’assicurazione per gestire un momento così delicato.

Stesso principio per chi partecipa, soprattutto economicamente, alla gestione di associazioni di volontariato. Anche in quel caso la polizza TCM può essere utile per far sì che l’associazione possa continuare l’attività anche dopo la propria morte.

Quanto costa la polizza TCM?

Una delle domande più frequenti che mi vengono fatte è, giustamente, “quanto costa la polizza?”

Purtroppo è una domanda a cui non si può dare una risposta precisa senza prima aver fatto una consulenza personalizzata a chi la richiede.

La polizza TCM dipende infatti da diversi parametri: età dell’assicurato al momento della stipula, lunghezza del periodo in cui si vuole essere assicurati, capitale assicurato, e professione dell’assicurato.

Anche il fatto di fumare o meno incide sul premio, che sarà più alto per i fumatori. Così come sarà più alto per chi fa lavori pericolosi. Crescerà in maniera proporzionale anche in base all’età al momento della sottoscrizione. Ecco perchè il consiglio è quello di stipulare la polizza TCM da giovani. Il premio è più basso e rimane costante per tutta la durata di validità della polizza.

Informati presso il tuo agente per avere maggiori dettagli sulla polizza TCM. Va bene pensare positivo, usare la scaramanzia, comprare il cornino rosso o l’amuleto porta fortuna, ma una polizza assicurativa è l’unica cosa che sicuramente tutela i tuoi cari in caso di morte.

Tutti noi abbiamo la certezza che moriremo, ma non sappiamo quando. Se la morte giungesse improvvisa non avremmo nemmeno il tempo di sistemare le questioni economiche e patrimoniali per lasciare al sicuro i nostri eredi. Bisogna pensarci prima. Bisogna pensarci da vivi. Attraverso la polizza TCM.

Artigiani e commercianti…come NON sono tutelati dallo Stato contro infortuni e malattie.

Artigiani e commercianti ogni anno pagano dei contributi. Con una aliquota del 24%. A fronte di quei versamenti, come sono tutelati in caso di infortunio o malattia?

Male…hanno infatti diritto ad un sostegno economico solo se gli viene riconosciuta un’invalidità di almeno il 66,7%.

Sostegno economico commisurato all’entità dei versamenti, al reddito e all’età anagrafica la momento dell’infortunio/malattia.

Un esempio numerico aiuta a chiarire il concetto..supponiamo si infortuni gravemente un commerciante di 40 anni, con 15 anni di contributi alle spalle e reddito annuo di 35.000€

La pensione spettante sarà di circa 7.500€ LORDI annui.

A fronte di un’invalidità che di fatto non gli permetterebbe più di lavorare e di produrre il reddito cui era abituato.

Pensione che diventerebbe circa il doppio se l’invalidità accertata fosse del 100%.

E in caso di morte?

La pensione ai superstiti sarebbe ancora più bassa. Nel nostro esempio, se il commerciante/artigiano lasciasse partner e un figlio, la reversibilità totale sarebbe di circa 6.000€ annui.

Hai mai pensato cosa succederebbe a te se subissi un grave infortunio o se ti venisse riconosciuta una malattia invalidante?

Ti basterebbe un reddito di 7.500€ annui per vivere dignitosamente?

Hai mai pensato cosa succederebbe alla tua famiglia se tu venissi improvvisamente a mancare? Il tuo partner potrebbe mantenere la famiglia con la miseria di 6.000€ l’anno?

Fortunatamente, con le giuste assicurazioni puoi proteggere te e la tua famiglia dal rischio di rimanere senza soldi in caso di grave invalidità.

Bastano pochi euro al mese, e con la agevolazioni fiscali disponibili puoi addirittura assicurarti gratis!

Ci hai mai pensato?

Contattami per una consulenza personalizzata e scoprire la promozione che ti ho dedicato!

LTC: perché la tua non autosufficienza non diventi un peso per la tua famiglia.

Quelli che vedi in foto sono due titoli dei tantissimi articoli che puoi trovare su un qualsiasi quotidiano sul tema della non autosufficienza e dell’assistenza continuativa agli invalidi e agli infermi.

Sarà sicuramente capitato anche a te di sentir parlare di una persona costretta a letto per mesi o addirittura anni a seguito di infortunio, di un uomo nel pieno delle forze colpito da ictus e costretto a passare il resto dei suoi giorni su una carrozzina, spinta da qualcuno che lo accompagni, anche solo a prendere una boccata d’aria.

O magari avrai visto coi tuoi occhi cos’ha comportato l’invecchiamento di tuo nonno o di tua nonna. Un lento declino fisico che li priva un pò alla volta della possibilità di badare a se stessi per il resto della loro vita.

Quel nonno che hai visto ieri, quel tizio che vedi girare per la città in carrozzina, quella signora chiusa in casa perché non può più camminare, domani potresti essere tu.

E se non puoi badare a te stesso, giocoforza qualcun altro lo dovrà fare. Un membro della famiglia, che sarà costretto a sacrificare la propria carriera e a ridisegnare la propria vita per poterti aiutare. Oppure una badante, che andrà pagata.

Ti sei mai chiesto quanto può costare l’assistenza continuativa h24?

I dati dicono mediamente 1.800€ al mese. Per 12 mesi l’anno. Per tutti gli anni in cui necessiti di assistenza…e potrebbero essere molti.

E’ vero che nella maggioranza dei casi a essere non autosufficienti sono gli anziani, gli over 80.

E’ altrettanto vero però che nemmeno i giovani e i giovanissimi sono immuni da infortuni o malattie che ne compromettono la salute e la capacità di badare a se stessi.

Con in più l’aggravante che non essendo pensionati non avrebbero nemmeno un reddito stabile per sopperire alle spese.

Pensa soprattutto ai professionisti o a chi ha iniziato a lavorare da poco o non può contare su altre entrate mensili.

Senza lo stipendio ma con in più una spesa di 1.800€ al mese diventa veramente difficile andare avanti.

E se credi che “tanto ci penserà lo Stato” ti sbagli.

Sai a quanto ammontano gli aiuti pubblici?

Potrebbero fermarsi a soli 800/900€ al mese, a fronte di un’inabilità che non ti permette più di lavorare e pensare a te stesso. Talmente pochi soldi che non bastano a coprire la spesa della badante, figuriamoci potersi permettere qualche svago ogni tanto o mantenere il tenore di vita cui eri abituato.

Senza dimenticare il disagio che creeresti alla tua famiglia, ai tuoi figli, al tuo partner. Invece di essere una, se non la principale fonte di reddito della tua famiglia, diventeresti un peso economico per loro.

O pensa ancora ai single, a chi vive lontano dalla famiglia e in generale a chi non ha nessuno cui poter chiedere un aiuto in caso di grave difficoltà.

Tutti soggetti fragili ed esposti ad un rischio che prima o poi si concretizzerà quasi sicuramente.

Cosa farai se e quando succederà a te di non essere più autosufficiente?

Poco e nulla, perché sarà troppo tardi. Potrai solo mangiarti le mani per non averci pensato prima.

In che modo?

Stipulando la polizza LTC (Long Term Care), la polizza che ti garantisce una rendita mensile da parte dell’assicurazione, in caso di non autosufficienza.

Finché rimarrai nello stato di bisogno o finché sarai in vita.

Praticamente elimini il rischio di rimanere senza soldi o di bruciare tutto il tuo patrimonio e i tuoi risparmi per pagare la badante. Di fatto ci penserà la tua compagnia.

Ed è pure una spesa detraibile al 19% dalla tasse.

Ma attenzione!!

Non aspettare troppo a sottoscriverla solamente perché ti senti ancora giovane e godi di ottima salute.

Oltre una certa età non potrai più sottoscriverla. E poi assicurarsi da giovani costa meno. Tanti soldi risparmiati nel corso degli anni e tanta tranquillità in più nell’affrontare gli imprevisti della vita.

Se vuoi avere maggiori informazioni e scoprire quanto ti costa assicurarti contattami per un preventivo gratuito.