Artigiani e commercianti ogni anno pagano dei contributi. Con una aliquota del 24%. A fronte di quei versamenti, come sono tutelati in caso di infortunio o malattia?
Male…hanno infatti diritto ad un sostegno economico solo se gli viene riconosciuta un’invalidità di almeno il 66,7%.
Sostegno economico commisurato all’entità dei versamenti, al reddito e all’età anagrafica la momento dell’infortunio/malattia.
Un esempio numerico aiuta a chiarire il concetto..supponiamo si infortuni gravemente un commerciante di 40 anni, con 15 anni di contributi alle spalle e reddito annuo di 35.000€
La pensione spettante sarà di circa 7.500€ LORDI annui.
A fronte di un’invalidità che di fatto non gli permetterebbe più di lavorare e di produrre il reddito cui era abituato.
Pensione che diventerebbe circa il doppio se l’invalidità accertata fosse del 100%.
E in caso di morte?
La pensione ai superstiti sarebbe ancora più bassa. Nel nostro esempio, se il commerciante/artigiano lasciasse partner e un figlio, la reversibilità totale sarebbe di circa 6.000€ annui.
Hai mai pensato cosa succederebbe a te se subissi un grave infortunio o se ti venisse riconosciuta una malattia invalidante?
Ti basterebbe un reddito di 7.500€ annui per vivere dignitosamente?
Hai mai pensato cosa succederebbe alla tua famiglia se tu venissi improvvisamente a mancare? Il tuo partner potrebbe mantenere la famiglia con la miseria di 6.000€ l’anno?
Fortunatamente, con le giuste assicurazioni puoi proteggere te e la tua famiglia dal rischio di rimanere senza soldi in caso di grave invalidità.
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