Uno dei temi meno considerati dagli Italiani è quello della successione, di ciò che succederà ai propri beni ed aziende dopo la propria morte.
Stando ai dati ISTAT, meno del 15% delle persone ha pianificato la successione. Il restante 85% probabilmente nemmeno sa cosa succederà del proprio patrimonio, piccolo o grande che sia.
A chi sarà destinato? Come verrà diviso? Quante tasse si dovranno pagare? Come si gestirà la successione di un’azienda, di un negozio, di un’attività economica? Che diritti avranno i soci sul patrimonio del defunto?
La pianificazione patrimoniale serve a dare una risposta a queste ed altre domande.
Senza entrare troppo nel merito, ti lascio alcuni brevi spunti e considerazioni:
- se tu non decidi in prima persona ed in vita cosa ne sarà del tuo patrimonio, lo farà lo Stato. Con delle leggi datate 1942! E senza possibilità per i tuoi eredi di incidere sulla ripartizione dei beni
- le statistiche dicono che i tribunali sono sempre più intasati da cause tra fratelli che litigano per la spartizione dell’eredità. Vuoi forse far litigare anche tu i tuoi figli? Non sarebbe meglio decidere prima come spartire il patrimonio assicurandogli una perfetta uguaglianza?
- cosa succederà all’azienda che hai faticosamente creato e amministrato per tanti anni? Se non decidi in prima persona, potresti lasciare in difficoltà economica i soci o i figli per la gestione delle quote. Magari subentrerebbe una persona non gradita nella proprietà dell’azienda. Con un patto di famiglia, diventa tutto più semplice.
- senza un testamento, potrebbero ereditare soldi e beni anche delle persone a te non gradite o parenti con cui nemmeno parli più. Potrebbero anche vantare diritti successori talmente tante persone che di fatto il tuo patrimonio si disperderebbe
- cosa succede in caso di divorzio, separazione o altre vicende famigliari degli eredi? La famiglia è cambiata molto negli ultimi anni ma le disposizioni sull’eredità sono ancora quelle del 1942, quando famiglia significava famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e subordinazione della donna all’uomo. L’evoluzione della famiglia porta invece a realtà sempre più complesse e variegate: coppie sposate, conviventi (etero e non), coppie di fatto, divorzi e seconde nozze, convivenze non formalizzate dalle quali nascono figli, e altre combinazioni ancora, con un ventaglio di possibilità molto più ampio di quello che potevi trovare ottanta anni fa. Ognuna di queste conformazioni della famiglia presenta delle peculiarità e può portare a brutte sorprese in merito alla spartizione dei beni del defunto.
Potrei continuare a lungo con degli esempi di fatti realmente accaduti in cui gli eredi si sono ritrovati spiazzati perché non è andato come pensavano. Magari una moglie costretta a pagare i cognati per poter continuare a vivere nella casa coniugale, divergenze di opinioni tra fratelli per la gestione degli immobili ereditati (ad esempio uno che vorrebbe mantenerlo per questioni affettive e l’altro che preferirebbe venderlo perché ha bisogno di soldi), e così via.
Tutte situazioni che potevano tranquillamente essere risolte con una pianificazione successoria corretta, che sfrutti i due strumenti più importanti a disposizione di chiunque: il testamento e le polizze assicurative.
Col primo puoi decidere a chi lasciare che cosa. Basta solo rispettare le quote di legittima e seguire correttamente le norme di legge. Va bene anche un testamento olografo, non serve per forza andare dal notaio. L’importante è ricordarsi di modificarlo nel tempo se emergono elementi che ne giustificano una variazione, ad esempio fai testamento oggi e tra un anno nasce un figlio o divorzi dalla moglie.
Con le polizze TCM integri le disposizioni testamentarie prevedendo di lasciare della liquidità immediata alle persone che preferisci, anche al di fuori dell’asse ereditario o della famiglia e senza i vincoli sulla quota legittima che invece segue il resto del tuo patrimonio. Decidi tu quanti soldi lasciare e a chi lasciarli.
Sta a te decidere cosa fare…lasciare agli altri la patata bollente e sperare che non litighino troppo per i soldi che lascerai loro quando non ci sarai più, oppure agire in prima persona e pianificare la tua successione.
Possiamo farlo assieme, se vuoi una consulenza personalizzata. E con l’aiuto di una società terza di cui mi avvalgo per la gestione delle successioni più complesse e che riguardano grandi patrimoni.