La legge di bilancio 2024 prevede un nuovo obbligo assicurativo a carico delle aziende.
Come recita l’art. 1, comma 101 “Le imprese…sono tenute a stipulare , entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni…direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatosi sul territorio nazionale…”
I beni cui si riferisce la norma sono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali. Praticamente tutto o quasi ciò che fa parte di un’azienda.
Non viene specificato praticamente nulla del tipo di copertura, dei massimali o di altri dettagli. Il testo della norma puntualizza solamente che il contratto deve prevedere “…un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno…”
A mio avviso, anche se di fatto la norma ti dà tempo fino a fine anno per assicurarti, dovresti farlo subito, per non incappare in brutte sorprese.
Il comma 102 specifica infatti che dell’eventuale stipula o meno del suddetto contratto assicurativo, si terrà conto in sede di assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie. Vuoi avere un contributo? Devi essere assicurato. Vuoi ricevere una sovvenzione? Devi essere assicurato.
Un bel guaio per chi ora non lo è. E potrebbe non essere l’unico. Come sempre, quando le coperture assicurative sono imposte per legge, si aprono diversi possibili scenari, non tutti favorevoli agli assicurati. Ci sono alcuni aspetti che vale la pena di sottolineare e che dovrebbero fungere per te da campanello d’allarme. Ti lascio qualche spunto.
- se lo Stato decide che DEVI assicurarti significa che non intende più tutelare chiunque si trovi in difficoltà a seguito di eventi estremi erogando soldi a pioggia. Ti sta dicendo di arrangiarti, che se la tua azienda va a gambe all’aria è un problema tuo, non suo
- scoperto massimo del 15%. Ora le compagnie propongono prodotti con scoperto del 10%, cioè più favorevole a te. E se in futuro lo portassero al 15%? Se la polizza è obbligatoria tu dovrai accettare comunque quelle condizioni, anche se rimpiangi gli anni in cui le condizioni di polizza erano più favorevoli a te. Meglio bloccare subito delle condizioni più favorevoli. Ricordo che lo scoperto è la parte di danno che rimane a tuo carico. Ad esempio se l’entità del danno è di 100.000€, scoperto 15% significa che verrai rimborsato solo di 85.000€
- per concederti la garanzie catastrofali, le compagnie ti chiedono di assicurarti anche per altri tipi di danni, ad esempio l’incendio. Chi è già assicurato dovrà solo integrare la propria polizza, chi non è affatto assicurato dovrà spendere un bel pò di soldi rispetto a quello che era abituato a fare. Senza possibilità di scampo
- in generale, come si comporteranno le compagnie? Lo scenario più probabile è che non si facciano la guerra su queste specifiche garanzie ma che anzi siano solidali nell’alzarne il premio. E così a ruota anche per tutte le altre garanzie.
- il susseguirsi ad un ritmo sempre più serrato di eventi quali inondazioni, terremoti e alluvioni, sta facendo schizzare alle stelle i costi delle compagnie per risarcire i danni. E non si vedono inversioni di rotta all’orizzonte. Costi che vengono poi regolarmente scaricati sugli assicurati sotto forma di aumento del premio di polizza, a prescindere dall’obbligatorietà o meno della copertura assicurativa. Nel 2023 praticamente tutte le compagnie hanno già alzato le tariffe. Lo faranno ancora anche nel 2024. Assicurati prima che succeda.
So già che l’entrata in vigore di questa norma verrà vista da molti come l’ennesimo vincolo imposto dallo Stato, come l’ennesima tassa occulta o “pizzo” a favore delle compagnie assicurative.
Prova invece a vederla dal punto di vista opposto. Sfrutta la nuova legge come l’occasione da cogliere al volo per approfondire una volta per tutte il tema della protezione della tua attività produttiva, sia essa una grande impresa, un piccolo negozio o un laboratorio artigianale.
Sono tanti i rischi che tu come imprenditore corri quotidianamente nello svolgimento della tua attività. Rischi di cui spesso non sei nemmeno al corrente. Rischi di cui il tuo assicuratore non ti ha mai parlato. Magari perchè non li conosce a fondo neanche lui…e soprattutto non saprebbe spiegare quali sarebbero le conseguenze economiche sull’azienda e sull’imprenditore stesso se si verificassero.
Tanto per citare i principali rischi: incendio e scoppio, danni d’acqua, furto (inteso anche come furto di dati e non solo di merci, attrezzature e prodotti), danni ambientali, danni cyber, danni a terzi compresi gli infortuni e le malattia subiti dai propri collaboratori.
Ne ho tracciato un quadro più completo all’interno della mia “mappa dei rischi a 360° per le aziende”, che puoi consultare a questo link:
Anche tu dovresti dedicare del tempo ad analizzare la tua specifica situazione per capire com’è assicurata la tua azienda (o come NON è assicurata…) e cosa succederebbe in caso di imprevisto.
Se vuoi farlo assieme a me contattami per fissare un appuntamento presso la tua azienda ed ottenere gratis la mia consulenza a 360°.